Mai come quest’anno, dopo una chiusura così prolungata delle scuole, a settembre i bambini si trovano, esattamente come molti adulti, a dover fare i conti con la sindrome da Back to School.Una leggera depressione, irritabilità, inappetenza e soprattutto difficoltà nel sonno sono disturbi molto diffusi anche tra i più piccoli. Cosa fare? Innanzitutto non dobbiamo avere fretta.
Meglio anticipare il risveglio gradualmente: i pediatri consigliano di cominciare a cambiare le abitudini una settimana prima dell’inizio della scuola. Cominciando con l’anticipare la sveglia, in modo da consentire anche al bambino di avere il tempo per fare un’adeguata prima colazione. Allo stesso tempo sarebbe meglio anticipare, pian piano, l’orario in cui bisognerà andare a letto.
Sport e attività all’aria aperta sono ottimi rimedi per contrastare i malumori e per favorire un buon sonno: finché il tempo lo consentirà è importante permettere ai bambini di giocare all’aperto, in questo modo l’organismo si scaricherà, produrrà endorfine – che contrastano in maniera naturale il cattivo umore – e aiuteranno il sonno notturno.
L’ultimo consiglio è quello di non caricare i bambini di impegni e attività fisse sin da subito. Inoltre, ma questo vale tutto l’anno, no ai videogiochi e alla televisione fino a tardi perché possono agitare il bambino e alterare il ritmo del sonno, nonché rendere il sonno notturno più agitato.